Perché l’Europa ci chiede un sacco di cose (gira voce che l’articolo 18 definitivamente abolito a Renzi glielo abbia chiesto l’Europa, a proposito della rivendicata autonomia della politica…), ma alcune richieste sono curiosamente disattese, soprattutto quando si tratta di libera concorrenza e di quel liberalismo da tutti propagandato e praticato da pochissimi.

Mi riferisco allo Sblocca Italia (misura lupigna, direbbe Camilleri) e all’articolo 5, sul prolungamento delle concessioni autostradali. Come si fa da più parti (e non da oggi) notare, questa scelta non è in linea con quanto l’Europa ci chiede.

In sintesi l’articolo 5 prevede la proroga di concessioni in scadenza attraverso il sistema (parecchio) confuso dell’unificazione delle tratte senza promuovere gare ad evidenza pubblica.

Una simile procedura non sblocca proprio nulla (semmai blocca) perché contrasta in modo dichiarato con i principi di concorrenza e parità di trattamento. Un ‘favore’ notevole ai privati che ci sono già.

Da ultimo – come troppo spesso accade, negli ultimi tempi – vale la pena di far notare che il Parlamento avrebbe dovuto esprimere un parere e una valutazione sulla soluzione della
convenzione unica che invece ‘precipita’ dall’alto con un decreto del governo.

Tutto benissimo, no?

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