Così vanno le cose in Parlamento: la media più alta di decreti da convertire mai raggiunta, la posizione della fiducia ogni volta che si può, anche più volte sullo stesso decreto (e con testi diversi).
Risulta che se il secondo Governo Prodi e il quarto Governo Berlusconi tenevano una media, rispettivamente, di 1,99 e 1,89 decreti legge al mese (che è già moltissimo, naturalmente, perché non possono esserci due casi straordinari di necessità e urgenza ogni mese), con il Governo Monti questa media si impenna a 2,66 per scendere a 2,55 e risalire addirittura a 2,76 con il Governo Renzi (che fronteggia – a stretto rigore – ogni mese quasi tre casi straordinari di necessità e urgenza, che forse a quel punto straordinari non sono più).
Per di più su queste leggi di conversione il Governo ha posto spesso la fiducia: 16 volte alla Camera e 8 volte al Senato. Anche da questo punto di vista è stato soprattutto il Governo Renzi a farvi ricorso. Mentre Letta risulta avere chiesto la fiducia su 6 leggi di conversione alla Camera (e mai al Senato), Renzi l’ha chiesta 10 volte alla Camera (su 9 leggi di conversione, avendovi fatto ricorso in entrambe le letture – quella iniziale e quella successiva al passaggio in Senato – nel convertire il d.l. 90 del 2014, sulla riforma della PA) e 8 al Senato.
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