Leggo un sacco di commenti su Facebook di sostenitori del M5s convinti di avere inventato loro il reddito minimo garantito (anche se la loro proposta non è esattamente quella di cui parlo io, ma non fa niente).

Ora, a parte che ne parlavo da molto prima che il M5s si candidasse alle elezioni (qui e nelle pubblicazioni del 2011 e del 2012, verificate pure se volete), altre reti della sinistra (Tilt! e Sel sono arrivati molto prima di voi, mi dispiace) ne discutono da più di un lustro, nel disinteresse generale.

A me veramente fa un po’ sorridere questo continuo rivendicare una primogenitura e questo ribadito attacco a tutti quelli con cui invece si potrebbe anche discutere, invece di mandarsi a fareinculo sui social network. Con i toni dei veri «duri e puri», quegli stessi che non hanno mai preso in considerazione l’ipotesi di fare qualcosa di diverso rispetto alle larghe intese, all’inizio della legislatura. Peccato non avere seguito il mio consiglio di allora, eh sì.

E ora insultatemi pure, e scusatemi se tra un fanculo e l’altro ho scritto una cosa. Lo faccio per voi, così vi potete sfogare.

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