Con Lucrezia Ricchiuti ieri abbiamo commentato le notizie degli arresti che la Dda di Milano ha fatto eseguire ai Carabinieri del Ros e che hanno riguardato circa 40 affiliati alla ‘ndrangheta in provincia di Lecco e di Como; l’operazione fa seguito a un’ordinanza di circa 800 pagine nelle quali si fa luce sugli ulteriori sviluppi dell’indagine Infinito e si descrive la condotta di questi malfattori che avvelenano la vita economica e sociale della Lombardia e dell’Italia intera.
Stiamo parlando di persone che mantengono legami ancestrali di sangue e di credenza con le famiglie d’origine che coltivano le stesse mode, gli stessi atteggiamenti, le stesse manie e superstizioni. Che intimidiscono, estorcono, commerciano in droga e armi. Persone che rubano il nostro futuro. Ci congratuliamo naturalmente con la magistratura milanese e i Carabinieri, senza dimenticare neppure per un istante che, da soli, non possono fare tutto. I cittadini, i partiti, i corpi intermedi devono essere in prima fila nel prosciugare quello stagno d’indifferenza e trascuratezza che viene alimentato troppo spesso e nel quale le mafie prosperano e si diffondono.
Bisogna arrivare all’approvazione delle leggi che servono a combattere l’accumulazione di ricchezze delle mafie così come invocano Cantone, Roberti, Francesco Greco e persino Ignazio Visco e la direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi. Leggi come quelle sull’auto-riciclaggio, il falso in bilancio e la riforma della prescrizione dei reati non possono più essere rinviate.
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