Sul Quirinale fioccano i sondaggi da mesi (mai è capitato che la corsa al Colle durasse così tanto, per via delle dimissioni di Giorgio Napolitano annunciate fin dall’inizio di novembre).
Tutti i giornali li propongono e li ripropongono, insieme all’immancabile totonomi che ci perseguita da settimane.
I sondaggi, che non hanno valore scientifico, dicono chiaramente che i preferiti sarebbero due, che guarda caso sono in cima anche alla consultazione del Corriere della Sera.
Per la Presidenza il voto dei cittadini non conta direttamente, però indirettamente conta. Almeno per me. E quando si cerca di trovare il nome più autorevole in Italia e all’estero, forse vale la pena prendere in considerazione anche l’opinione delle persone.
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