Il Parlamento diventa ogni giorno di più una sorta di immenso gruppo misto, in cui sono decisivi, molto più di coloro che rimangono nel loro gruppo di appartenenza e auspicano il ritorno alle alleanze elettorali, tutti quelli che si muovono. A destra e sinistra. Di solito convergendo. Al centro.

I giornalisti ti chiedono: con chi il governo rimpiazzerà Berlusconi? Che cosa sta facendo Verdini? E gli ex-grillini, faranno da stampella? E Alfano ne perde altri? E dove vanno?

Non è molto serio, come spettacolo. Però la dice lunga sul trasformismo, vera matrice della legislatura.

Chi come Rocco chiede conto di questa ennesima metamorfosi, è isolato. Gli altri inseguono la balena. Sulle loro scialuppe, con i loro ramponi. Ma non vogliono ucciderla, né sgominarla: vogliono trovare un appiglio, piuttosto.

Il Pequod veleggia lontano, ma verrà il suo momento.

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