La riforma della scuola, su cui al Senato il governo ha posto la fiducia negando di fatto il dibattito anche nel successivo passaggio alla Camera, ha raccolto 277 voti favorevoli. Molto pochi, inferiori a quelli necessari per ottenere la fiducia, per rimanere in tema. Molti banchi vuoti nel gruppo di maggioranza relativa, qualche voto contrario nei settori della maggioranza.

Una maggioranza sempre più piccola, nonostante le larghe intese e i proclami conseguenti. Una maggioranza che non ha i numeri per definirsi tale.

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