In attesa di definire i tratti innovativi e in molti casi inediti della nostra organizzazione a Napoli il 21 novembre, un esempio ci può essere utile: riguarda la campagna promossa da Max Fanelli (primo iscritto a Possibile), diffusa da Senigallia a tutte le Marche e poi in tutto il Paese.

La campagna, che riguarda direttamente il Parlamento, come sapete, si diffonde nelle strade e nelle piazze (il prossimo weekend le città interessate cresceranno ancora) e nei luoghi della democrazia, a cominciare dai consigli comunali.

E così si diffonde l’iniziativa, aumentano le competenze diffuse, si aprono e riaprono i banchetti per andare incontro ai cittadini, si portano le questioni nelle sedi istituzionali. Senza paura dei pregiudizi, aprendosi al confronto diretto con le persone, senza chiudersi nei politicismi.

Ecco a me piacerebbe votare per una politica così. E lo dico da collaboratore, perché questo è l’esempio migliore per dire che la ‘cosa’ non parte dall’alto, e non certo da me, ma dal basso e dalla rete. Che poi dovrebbe essere il modo di concepire la politica. Ancora e ancora.

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