Leggete e ascoltate con me. Perché se ne sono lette di tutti i colori (dalle deforme alle schiforme) ma è questa, a mio avviso, la definizione più corretta. Una Costituzione riformata in cui la seconda parte non tiene conto in troppi fondamentali passaggi della prima (in alcuni casi li mortifica deliberatamente) e che – in un secondo elemento di frattura – non offre una 'composizione' del quadro istituzionale e conseguentemente delle garanzie e dei diritti delle cittadine e dei cittadini.
Per capirne di più consiglio anche la lettura del libro appena uscito in libreria di Nadia Urbinati e David Ragazzoni, La vera Seconda Repubblica. L'ideologia e la macchina (Raffaello Cortina Editore, Milano). Da una fedele ricostruzione delle riforme degli ultimi trent'anni ai pessimi risultati di oggi, in un vero e proprio crescendo (si fa per dire).
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