Le trovate qui, risalgono a qualche ora fa.

Va preso molto sul serio perché, quando in gioco ci sono le prime quattro città d'Italia, il test non è amministrativo ma pienamente rappresentativo degli umori dell'opinione pubblica. Un test sul cambiamento: Renzi il rottamatore è ancora considerato un elemento di rinnovamento del Paese o la voglia di rottura è talmente forte da far ritenere anche lui parte dell'establishment?

Le fratture sulla riforma costituzionale e sul  mercato del lavoro  hanno alienato più voti di sinistra di quanti ne possano venire dal centro o dal campo conservatore?

E questi voti centristi, come ci diranno le urne a Milano e Torino, sono disponibili a convergere nei ballottaggi sul Pd?

I nemici esterni e interni di Renzi e del governo sono in grado di coalizzarsi e di convincere una maggioranza di cittadini che l'ex sindaco di Firenze da soluzione è diventato problema?

Tra le alzate di spalle di molti commentatori, il sarcasmo di chi comanda e parecchi frizzi e lazzi, queste domande per molti di noi erano state precise denunce politiche da e per almeno due anni.

La risposta è arrivata presto. Quasi subito.

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