Massimo D’Alema, oggi, dice: ci si deve ispirare di più «a figure come quella di Francesco e meno a quelle con il conto alle Cayman e alle società offshore a Malta».

Tutto giusto, per carità (verrebbe da dire). Ma siccome sembra necessario che in ogni occasione gli esponenti di sinistra citino il pontefice (a volte paradossalmente, a volte “in pieno”), possiamo dire che per la promozione di una cultura laica e compiutamente umanistica non è necessario citare sempre (sempre) il Papa?

Per rispetto della politica, della dignità e, almeno, delle diverse funzioni.

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