L’altro giorno leggevo che la geniale idea sarebbe di affiancare al Pd una lista «laico-cattolica». Scritto così.
Quindi, Pd, Alfano e i «laicicattolici». Si parla di Bonino, ad esempio, e dei radicali (almeno una parte dei-). Qualcuno annuncia anche l’impegno di Saviano, ma credo si tratti di una forzatura. Pisapia intanto minaccia di fare da solo se centro e sinistra non si metteranno d’accordo: dice che fa una lista sua.
Vi immaginate che cosa sarebbe un’alleanza tra Alfano e Bonino, che condividono i voti? Il programma possono anche averlo separato, come prevede il nuovo sistema elettorale. Però cooperano per i seggi con i loro voti.
Quindi chi vota per lo ius soli con chi vota contro lo ius soli.
Chi vuole il biotestamento e chi lo vive come una violenza.
Chi ha lottato per le stepchild e chi vi si è opposto con tutte le proprie forze.
Chi è per «ero straniero» e sostiene «non voglio stranieri» e nemmeno sentirne parlare.
Un tempo quelli come Alfano chiamavano Bonino «laicista», con disprezzo. E Bonino non era certo più tenera con i conservatori clericali.
Chissà che effetto farà trovarseli, magari nello stesso collegio, alleatissimi.
Lo stesso accadrà con la destra. Ci saranno Berlusconi, amico e alleato di Merkel, e Salvini, per cui Merkel è la madre di tutte le battaglie (contrarie). Euro e no euro, insieme: potrebbero chiamarsi neuro. A fare da contorno animalisti a braccetto con i cacciatori e, non a caso, liste civetta a profusione.
Poi ci sarà il M5s che non si coalizza con nessuno ma non ne ha affatto bisogno per tenere, a sua volta, posizioni a tergicristallo: sempre estreme. E come le altre due, posizioni trasversali, trasformistiche, a seconda del periodo, come abbiamo visto sull’immigrazione e sui diritti. Chissà cosa pensano davvero del lavoro e di altre questioni economiche che non siano quelle che ricorrono negli slogan che ripetono in continuazione.
Coalizioni e proposte fiction per politiche fiction che il Rosatellum esalta fino all’esasperazione: coalizioni tipo arca di Noè, ma i soggetti che si accompagnano non sono della stessa specie. No, no: sono opposti e estremi.
Voti inutili, che possono voler dire tutto e il contrario di tutto. Insinceri fin dalla presentazione delle liste. E il geniale sistema elettorale non prevede nemmeno che debbano definire un programma comune. E potranno salutarsi la sera stessa. Giani bifronti: se tagli la coalizione in due, le due parti continuano a muoversi separatamente.
Ciò che vi proponiamo è di votare chi si presenta in modo sincero. Chi ha un programma rigoroso. Chi risponde delle proprie azioni e non si accrocchia con altri troppo diversi da lui per alzare qualche seggio in più. Chi mette a rischio la propria rappresentanza, per provare a rappresentare qualcuno. Non tutti nella forma e nessuno nella sostanza. Chi ha intenzioni manifeste e si manifesta per quello che è.
Comments (0)