La sinistra deve smetterla di occuparsi di cannabis… torni invece a parlare di reddito, sanità e scuola!
Mi scrivono così, oggi, su Twitter.
Con #cannabislegale è esattamente quello che stiamo facendo: 100mila posti di lavoro, 3-5 miliardi di euro per la sanità e la prevenzione. Non regge il proibizionismo, non regge il benaltrismo.
A proposito di educazione e di minori, Roberto Saviano insiste e spiega, presentando il suo nuovo libro, che se ci fosse la legalizzazione della cannabis non ci sarebbe la «paranza dei bambini», perché tutti iniziano dallo spaccio della marijuana.
Ora quei soldi e quei posti di lavoro di cui la sinistra (e la politica in generale) dovrebbe occuparsi sono della mafia, sono mafiosi: oggi la questione torna in aula, con un testo fortemente ridimensionato, che tratta solo di cannabis medica, in un momento in cui essa scarseggia costringendo le famiglie dei malati a ricorrere al mercato nero, per curarsi. Storie drammatiche di persone abbandonate dallo Stato che si fa travolgere dall’ipocrisia e dal pregiudizio di una classe dirigente conservatrice e che si muove con grave ritardo.
“Vorrei che la mano di mia figlia, deformata da uno spasmo, fosse vista da chi perde tempo a giocare con la salute dei cittadini”, ha scritto una mamma che assiste la figlia affetta da crisi epilettiche e respiratorie. “Sto centellinando il farmaco per Serena da una decina di giorni, è poco e deve durare a lungo perché la l’FM2 (la varietà di cannabis italiana, ndr) non si trova. Così sono tornate le crisi epilettiche, sparite da mesi. Lei come molti altri pazienti che rispondono solo alla cannabis terapeutica in questi giorni soffre”. Serena ha iniziato la cannabis terapia ad aprile scorso, subito con grandi benefici: “Non ha più avuto crisi epilettiche. Era il miracolo che aspettavamo da 20 anni”. Oggi la mamma sta tornando a sprofondare nel proprio incubo: “Viviamo un dramma, e soffro perché penso che sia solo questione di volontà politica, che per ora non c’è”.
Noi sosterremo l’universalizzazione del servizio per la cannabis medica e proveremo a reinserire la legalizzazione della cannabis in generale con i nostri emendamenti, che ricalcano le proposte sottoscritte da centinaia di colleghi tra Camera e Senato. Chissà come voteranno i molti parlamentari del Pd e della maggioranza che hanno sostenuto il testo dell’intergruppo: gli alibi sono finiti e sta finendo pure la legislatura degli alibi.
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