Nel pasticcio micidiale chiamato Rosatellum bisogna dedicare particolare attenzione alla composizione delle liste.
Come sapete, per una decisione scellerata, sono liste bloccate: non si possono esprimere preferenze e non si deve farlo, pena l’annullamento del voto (per votare è sufficiente porre una croce sul simbolo prescelto, nel nostro caso Liberieuguali in campo rosso).
Liste bloccate in un duplice senso, per colpa di Pd, Fi e Lega che questa legge l’hanno votata aderendo alla proposta del capogruppo del Pd che alla legge dà il nome: bloccato l’ordine di elezione e bloccato anche il meccanismo tra uninominale e maggioritario. Tutto bloccato e vorrebbero con ciò che a essere bloccato fosse l’intero sistema politico.
Per evitare spiacevoli sorprese, consigliamo di scorrere le liste. E di non fermarsi soltanto ai capilista, perché tutte le liste hanno fatto ricorso a numerose pluricandidature, quindi è possibile che scattino anche i secondi e i terzi in ordine di presentazione.
Nel mio caso, per essere chiari, sono candidato in due collegi plurinominali, a Bergamo e Brescia. Con me ci sono Rosa Fioravante (a Bergamo) e Francesca Parmigiani (a Brescia). Al terzo posto si trovano Francesco Mazzuccotelli (a Bergamo) e Luca Trentini (a Brescia). Con loro ci sono Colomba Plebani (Bergamo) e Donatella Cagno (Brescia).
Persone di grande competenza e di grande impegno nelle battaglie politiche e civili fondamentali. E, siccome si pone l’argomento del ricambio, faccio notare che molti di loro sono più giovani di me. Votare per Liberi e uguali significa votare per me e per loro. E la stessa cosa posso dire per i collegi uninominali, senza dubbio alcuno.
Il 4 marzo avete la possibilità di premiare chi ha scelto liste pulite, composte da persone presentabilissime, che in queste settimane di campagna si sono spese nelle loro comunità per farsi conoscere e per far conoscere le loro proposte.
Domenica non turatevi il naso, non fatevi imbrogliare da chi chiede voti utili solo a se stesso.
Il 4 marzo siete liberi: siate liberi.
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