Oggi più che mai, nel nostro futuro di donne e uomini, c’è bisogno di femminismo. Un femminismo della militanza. Nelle parole, nei gesti quotidiani e nelle azioni. Basta con il fiume carsico. Non possiamo più permetterci di inabissarci e di aspettare il prossimo attacco, il prossimo passo indietro per riemergere. C’è bisogno di stare con la testa e con il corpo fuori dall’acqua. Sempre.

Così l’appello finale di Paola Columba, “Il femminismo è superato” Falso!, Laterza.

Corpo, lavoro, rispetto, cittadinanza, uguaglianza, differenza: la sfida del femminismo in tutte le sue articolazioni è la sfida essenziale della politica di sempre e «oggi più che mai», scrive Columba.

È politica nel senso più pieno e vero, perché è teoria, visione, concezione del mondo e insieme pratica e lotta. Risolve in un colpo solo la contraddizione tra diritti civili e sociali, perché la supera e la invera.

È insegnamento, per i maschi, il loro potere, le loro azioni, la loro violenza.

Oggi accompagnerò chi fa politica davvero, in questo paese, con Nina in una mano e un volantino nell’altra. Perché oggi lavoriamo noi.

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