Le cronache della disumanità in questi giorni si sono trasferite dal mare alla montagna, dal caldo al gelo, dalla Libia a Bardonecchia e alle Alpi Marittime.
In nome della civiltà europea muoiono donne incinte in cammino (en marche?) e chi le aiuta e le accompagna è arrestato, come se fosse un trafficante. Sono i confini dell’Europa cristianissima e civilissima, quella che non piace per nulla ai sovranisti e anche a chi invece all’Europa credeva.
Grandi retoriche unitarie si rivelano puntualmente un bluff e a mostrarlo sono bambini nelle pance delle loro mamme, accompagnati da papà stravolti, da fratellini devastati da anni di fuga, che bisogna respingere. Tout court, come dicono al confine. Non importa se tra le onde o tra le vette. Non importa se fa troppo freddo. Non importa se sono persone malate. Prima le donne e i bambini, già.
Voi sapete, cari potenti europei, e chissà quante ne sapete, di cose, che noi non sappiamo. E dovete vergognarvi. Tout court.
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