Nel nostro libro Liliana Segre ci chiede di reagire all’odio, alle sue parole, all’indifferenza che porta alla violenza.
Le scrivono: “Vecchia schifosa hai imparato bene molto bene a memoria la tua bugia”.
Lei risponde, invitandoci a non arretrare, a proseguire nella testimonianza e a liberarci dall’odio: “Ora che, per motivi di calendario, carnefici e vittime di quella stagione stiamo morendo uno dopo l’altro, noi pochi sopravvissuti siamo in prima linea. Spesso siamo lodati ma veniamo anche criticati, trattati da pazzi. O anche da bugiardi. Viviamo in un brutto momento in cui i negazionisti, che vogliono far dimenticare e vogliono cancellare la memoria, si fanno sempre più avanti, e sempre più forti…”.
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