Abbiamo parlato ultimamente di macchina del tempo, lo abbiamo fatto spesso, perché è un momento in cui tutto sembra tornare. Anche se purtroppo non sempre è così. O forse sì, almeno in parte.
Venerdì sarò – dopo una tappa a Monopoli, la sera – a Putignano, il paese di Giancla. Tornerò da lui, ma lui non c’è più. E tornerò per presentare People, che lui non ha nemmeno fatto in tempo a vedere e chissà se anche su questo non avremmo lavorato insieme.
Di quegli anni, di quei ricordi, rimane lo spirito, che non si perde mai. Rimane la freschezza e la fatica, la voglia di cambiare, di partecipare, di muoversi per andare incontro a qualcosa che non si conosce, perché vuoi mettere? Perché si impara, perché si sbaglia, perché si capisce qualcosa o ci si prova.
A Putignano parlerò di editoria, mentre tutto intorno divampa – mi dicono – una campagna elettorale in cui non entrerò, per rispetto delle parti in causa, essendo invitato a un festival letterario. Però rivedrò Giancla, da qualche parte, in quei vicoli, a tarda sera, quando non finivamo mai di raccontarci. Qualsiasi cosa.
Giancla, mancherai.
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