Vuoi essere te stesso, ma che me ne frega a me.
Dice così Captatio benevolentiae, la canzone di The Andre che apre la sua nuova stagione. E con la nuova stagione ecco il nuovo libro di People.
Io è un altro è il titolo. Perché The Andre non è solo un uomo-cover, anzi le sue non sono esattamente cover, sono traduzioni, interpolazioni, deviazioni, ripensamenti. Una piccola macchina del tempo a mo’ di carillon, la sua, che si muove tra almeno due generazioni, cercando suoni e parole che le tengano insieme. Non è nostalgia, quella che canta, è ripresa e proiezione verso il futuro.
Ora si apre una sfida nuova, per l’autore nato per caso: quella voce per le sue canzoni.
Le pagine del libro raccontano i primi anni della sua attività sulla scena musicale. Sotto il cappuccio e la felpa e gli occhiali scuri e la chitarra, davanti a platee sempre più numerose.
L’arte di riarrangiarsi, ancora e ancora.
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