Forse vi ricordate di quando ho parlato della sinistra felice, orgogliosa di se stessa e delle cose belle che pensa e che fa e di quelle che immagina di poter fare. Rispettosa e però ambiziosa, nelle scelte e nell’approccio alle cose e alla vita stessa.
Una sinistra che sappia dare messaggi positivi, non in reazione a quelli degli altri, che sappia muoversi e sperimentare con quel sapore di meraviglia che la politica ha perduto tempo fa, ancora ai soliti schemini.
Ecco. Ho trovato il libro che fa al caso mio e forse anche al vostro.
Nutro grande ammirazione per Rutger Bregman. Ne scrissi già in queste pagine. Ora Feltrinelli pubblica un libro difficile e ambizioso che ha un titolo molto netto: Una nuova storia (non cinica) dell’umanità.
La tesi è radicale e ribalta interi scaffali della storia della filosofia, dell’antropologia e della sociologia. E aprirà certamente un dibattito tutt’altro che banale. Ma come già nel libro precedente Bregman rovescia luoghi comuni storici (infondati) e assiomi assunti senza alcuna cura né verifica per raccontarci un’altra storia dell’uomo e della società. Una storia che risale ai Neanderthal ma che ci parla di oggi e soprattutto del futuro.
Un’alternativa secca. Senza giri di parole. L’uomo non è egoista. Non lo è soprattutto. Bregman riparte da Rousseau (quello vero) e delinea un percorso pieno di fascino e di suggestioni. Spero che qualcuno tra chi “fa la politica” lo voglia leggere. Perché porsi le domande nel modo corretto è l’unico modo per trovare le risposte giuste. Altrimenti continueremo così, facendoci del male.
Regola numero 10 di Bregman:
Per finire, la mia regola più importante.
Se c’è una cosa che ho voluto fare scrivendo questo libro è cambiare il significato della parola “realismo”. Non è indicativo che nell’uso comune si dica “realista” ma si intenda piuttosto “cinico”, qualcuno che ha una visione cupa dell’essere umano?
Invece è proprio il cinico a essere fuori dal mondo, perché la realtà è che viviamo sul Pianeta A, dove le persone sono profondamente inclini al bene.
Quindi, siate realisti. Uscite allo scoperto. Abbandonatevi alla vostra natura e donatevi fiducia. Non vergognatevi della vostra generosità e fate il bene alla luce del sole. Forse all’inizio vi guarderanno come foste degli sciocchi o degli ingenui. Ma pensateci: l’ingenuità di oggi può essere la concretezza di domani.
È tempo di una nuova visione dell’uomo. È tempo di un nuovo realismo.
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