L’ispettore Vassalotti si è addormentato sul divano, mentre rileggeva un vecchio Asterix, passione infantile che non lo ha mai abbandonato.

Nel dormiveglia, il piccolo villaggio gallico gli appare come Possibile.

Una piccola porzione di territorio circondata dagli accampamenti nemici. Molteplici: la legione dei trasformisti, che a volte si scontrano tra loro perché non riconoscono più la destra e la sinistra. I problemi sono anche di comunicazione, perché dicono tutto e il contrario di tutto e – quindi – si è perso il significato stesso delle parole.

I galli lampone no.

Nel delirio onirico dell’ispettore, la druida Druettix ha come una pozione, costituita da una piccola tessera, quasi un amuleto, che consente ai galli di qualificarsi.

Le case dai tetti di paglia hanno un intonaco lampone e tutto sembra funzionare nel migliore dei modi tra gli abitanti che inspiegabilmente continuano ad aumentare, mentre oltre le mura regna la rissa e lo scontro fine a se stesso.

Poi l’ispettore si sveglia, chiede i dati di oggi, e trova conferma che sono in crescita. Ancora e ancora. Solo con il passaparola, tra l’altro. Perché gli accampati sono oltremodo chiassosi, ma i galli lampone riflettono.

Il mondo alla rovescia, proprio.

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