Willie Peyote è a Sanremo, tra i campioni, e siamo felici di poter salutare la sua partecipazione con la prima uscita della collana Birrette, piccola invenzione per rendere piacevoli i libri-a-forma-di-dialogo che sono tra le cose più noiose che mente umana abbia mai prodotto.
Le Birrette sono diverse e lo sono grazie ai nostri interlocutori. Willie lo è in modo speciale, originalissimo, laterale. Polemico, anche. Irriducibile, pure.
A Sanremo lo hanno preceduto le polemiche, per il testo della sua canzone, che dice “cose che non si possono dire”. E di queste cose abbiamo a lungo discusso, tra Torino, Verona, Roma, negli spazi e nelle occasioni che la pandemia ci ha concesso.
Non è questione di essere sempre d’accordo con Willie, sia chiaro. Del resto, lui sarebbe il primo a far notare che uno juventino non può quasi mai essere d’accordo con un torinista (nella versione esistenziale, che Willie rivendica ogni quarto d’ora). Il punto è ritrovare il gusto per la discussione, appunto. Del confronto, anche aspro. Della libertà di espressione, mentre tutto intorno a noi si conforma, non si sa bene più a che cosa, tra l’altro.
Willie in questo è campione. E ovviamente gli auguriamo di esserlo anche a Sanremo, dove la sua partecipazione, per ragioni musicali e non solo, non passerà inosservata.
[Il libro lo trovate sul sito di People e da giovedì in tutte le librerie]
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