E niente. Si è fatto prendere pure l’ispettore. Già. È felice come una pasqua, perché prima di Pasqua, con il semilockdown in cui siamo confinati, Possibile sbriciolerà ogni record. Avrà più adesioni dell’anno migliore della sua storia. In soli tre mesi. Nascono comitati ovunque, rinascono dove si erano perduti, aprono pagine web e profili social. Insomma, una festa.
«La sinistra felice», sorride tra sé e sé Vassalotti. Non ci credeva nessuno, figuriamoci lui, ma eccoli qui. Come Danilo, il medico di Bergamo, intervistato da Zoro. Persone comuni, che lavorano, che curano i propri 80 ettari, che hanno voglia di cambiare il mondo, almeno un po’, almeno il pezzetto che li riguarda.
Dopo il fallimento del 2018 e le dimissioni del fondatore, ecco un partito completamente rinnovato, in cui la maggioranza è composta da nuove iscritte e nuovi iscritti. Molto più giovani che in passato.
Per un giorno può essere felice pure l’ispettore: non ha bisogno di sapere i dati del brigadiere Coloccini. È come se li conoscesse già. Ed è come se questi fossero già in campagna elettorale, ma non la solita, no, tutta diversa. Una campagna lunga, politica, di studio e riflessione. Per prepararsi a fare le cose bene. Non per improvvisare soluzioni in cui non crede nessuno, nemmeno chi le propone (per poi cambiare idea un attimo dopo).
«Felicità ti ho perso ieri e oggi ti ritrovo già…», canticchia l’ispettore, rincasando. Le statue di ponte Vittorio non gli sono mai sembrate così belle.
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