Le prossime elezioni. Non solo le “prossime”. Le prossime tre, cinque, dieci. Perché i guai sono grandi e grossi, a cominciare da “clima & disuguaglianze” e ci vuole tempo per sistemare le cose. E per sistemare le cose bisogna cambiarle radicalmente.
E per preparare le prossime elezioni e il loro tempo lungo, bisogna partire ora. In anticipo. Perché non si sa quando arriveranno, tutto dipenderà da convenienze e calcoli, non sempre corretti, che tutti quanti stanno iniziando a fare.
Da questo dipenderà anche il cambiamento della legge elettorale, che difficilmente ci sarà. Troppo comodo, il Rosatellum, per spiegare alleanze impossibili e scegliere dal vertice i candidati, senza far vedere mai la palla ai cittadini.
In ogni caso, Possibile fa bene a radunare tutte le energie e a chiedere “ora o mai più” il sostegno necessario a partire.
S36, adesioni, donazioni in aumento esponenziale rispetto alla tendenza degli ultimi anni a cui corrisponderanno una serie di scelte organizzative, tecnologiche e soprattutto politiche a cui Beatrice Brignone e i “suoi” stanno lavorando.
Se volete partecipare fatelo ora. Scegliete la modalità che preferite. Ma se volete un consiglio, che si voti nel 2022 o nel 2023, si andrà a votare per scegliere cosa accadrà nei prossimi dieci, quindici anni. E vale la pena pensarci prima.
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