Pubblico una lettera che mi è giunta sul blog come commento al precedente post sul sindaco con la tigre-mangia-terroni. Considerazioni amare, che riporto senza commento, perché ero stato a Verona e avevo visto una città orgogliosa, amministrata bene, capace di votare un piano regolatore equilibrato, con una nuova biblioteca, una politica culturale rinnovata, un’attenzione all’ambiente importante per una città turistica. Hanno prevalso altri recettori, come in tanto Nord, che sono bene illustrati in quanto Pierluigi ci scrive:
Caro Civati,
le scrivo da Verona. Lo sa cosa abbiamo pensato quando il summit berlusconiano ha proposto Flavio Tosi a candidato sindaco della città? Bene, perderemo ma avremo sicuramente più chance di arrivare al ballottaggio. Il ragionamento, semplice semplice, era che uno così non poteva accappararsi tutti i voti dei cosidetti moderati. Uno che non ha mai svolto un lavoro, uno che partecipa ai raid contro zingari ed immigrati, uno che non si propone nemmeno esteticamente in modo decente e mi fermo qui. Abbiamo visto invece com’è andata a finire. Di quale “questione settentrionale” allora stiamo parlando? O rincorri questo popolo leghista-forcaiolo-assetato di denaro sul loro terreno oppure te ne fai una ragione e cerchi di sperimentare, costruire qualcosa di piccolo ma interessante sul territorio cittadino. Inutile, a mio modesto avviso, mettersi a fare analisi, disquisizioni…pippe. Zanotto, l’ex-sindaco, come Faglia, è un gentiluomo, un signore, un moderato cattolico che è andato addirittura al Family-day. Ha governato bene: piste ciclabili, asili nido, progetti di viabilità e potrei andare avanti. Abbiamo preso il 33%. Occorre aggiungere altro?
Pierluigi da Verona
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