A conclusione di un dibattito molto acceso su Omb, Alberto Biraghi mi scrive: «perché non partire da queste due esperienze [regolamento cimiteriale e Cascinazza] per decidere di smetterla di incazzarvi e fare qualcosa di utile a ricucire il rapporto con gli elettori? Per esempio con una bella statistica sulla mole di lavoro che svolgete, sulle iniziative, sulle lotte per non far passare l’ennesima formigonata, eccetera. Aprite le porte, cambiate l’aria, venite fuori, fatevi sentire, sostenete le vostre ragioni, ma in italiano. I luoghi per farlo non mancano, a partire da OMB, bisogna solo trasformare la spocchia di chi non è abituato alle critiche dure e aperte in energia per sostenere il proprio impegno. Serve coraggio, ma il risultato è assicurato». Inutile dire che sono d’accordo e che accetto la sfida: il tema della partecipazione, del rapporto diretto con gli elettori, della comprensibilità e dell’ancor più importante condivisione delle scelte mi sta molto a cuore. Se ne parlava anche l’altra sera, a Bovisio, con la sindachessa e Gianni Confalonieri e con gli elettori e i militanti dell’Unione: il ‘punto’ della politica italiana (e, forse, non solo) è proprio questo.

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