Sto lavorando alla creazione di una sede di approfondimento sulle politiche brianzole (e del Nord Italia). Ne parliamo, ormai, da due anni: con la costituzione della federazione di Monza e Brianza e l’elezione di Enrico Brambilla, è venuto il momento di passare all’azione. Officina, pensata prima della Fabbrica prodiana, vuole essere una sede di elaborazione nello stesso tempo il più possibile scientifica e il più possibile aperta. Officina si colloca nell’ambito dell’Ulivo e vuole, perciò, essere uno strumento a disposizione di tutta l’Unione. Si avvarrà della collaborazione con la Casa della Cultura di Milano. Riprenderà il lavoro delle Città possibili. Darà spazio agli argomenti di attualità e di prospettiva, come si suol dire, con un linguaggio nuovo e semplice. Qui di seguito le linee di un ipotetico manifesto:

Officina nasce quale momento di elaborazione delle forze politiche e culturali che si riconoscono nell’Ulivo e nel progetto del Partito democratico.
Officina si occupa più del progetto che del programma: vuole descrivere le prospettive e gli scenari, guarda all’innovazione e alle trasformazioni della società.
Officina pensa che la Brianza sia un caso di studio particolarmente significativo per comprendere l’Italia del Nord: la Brianza è microcosmo, cuore della regione, cerniera tra la metropoli e la ‘provincia’: anche per questo è ‘luogo’ della globalizzazione.
Officina guarda al 2009, anno delle prime provinciali e delle europee.
Officina ha l’ambizione di fornire alla politica strumenti utili e competenze antiche e nuove.
Officina punta al confronto e al benchmarking verso le realtà più innovative a livello nazionale e internazionale.
Officina parla un linguaggio semplice, diretto, puntuale.
Officina è in Brianza ovvero in Europa: ha sede a Monza.
Officina ha un sacco di finestre: sul mondo, sul clima, sulla cultura, sui popoli.
Officina ha una porta, dalla quale possono passare tutti quelli che lo vorranno.
Officina, infine, ha un particolare legame con le proprie origini: sforza la memoria, insomma, per ricordare il futuro.

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