D’Alema, ospite chez Fazio, ha ricordato come ha passato la notte elettorale del 10 aprile 2006. Dice di essersi messo al computer in persona e di avere dato lui a Fassino il dato finale, quando mancavano ancora un centinaio di sezioni, invitandolo a proclamare la vittoria dell’Unione. La stessa cosa – si parva licet – è successa a me e a Roberto Rampi: la notizia l’abbiamo avuta da Fausto Perego (che è di Arcore, guarda un po’), che con noi ha condiviso la nottata. Continuava a ripeterci – forse anche qualche minuto prima di D’Alema – che avremmo vinto, sulla base di un ragionamento semplice, che prendeva ad esempio – non chiedetemi il perché – la città di Vimercate, scelta quale unità di misura per confrontare voti, differenze e proporzioni. “Considerate le sezioni che mancano come se fosse Vimercate, valutato il distacco, ipotizzato il loro recupero, non ci prendono più”. D’Alema e Perego avevano ragione. E poi siamo andati a dormire e, da allora, le tre di notte le facciamo solo quando si va a ballare.
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