Con Pierfrancesco Majorino siamo intervenuti sugli 89 cartelloni pubblicitari che sono comparsi lungo la cinta delle mura spagnole, in pieno centro, a Milano. Da Porta Vigentina a Porta Romana (e oltre, come in una vecchia canzone) una lunga teoria di cartelloni da togliere quanto prima. "Le mura spagnole avvolte dal materiale pubblicitario e Porta Romana impacchettata dalla reclame di un cellulare sono il segno più evidente e tangibile di quanto in questi anni – e pure in questi mesi di Giunta Moratti – la città abbia deciso di voltare le spalle al valore della sua storia. Ancora una volta ci troviamo di fronte a gesti ed atti che, nel nome dell’interesse privato, contribuiscono ad aumentare il degrado dello spazio pubblico. Il Comune di Milano invece di balbettare un prevedibile imbarazzo deve intervenire immediatamente, facendo ricorso a tutti gli strumenti a disposizione, per impedire questo scempio, trovando una soluzione affinché il reperimento delle risorse a sostegno di opere di recupero e restauro, non vada in alcun modo a ‘cancellare’ per un periodo tanto lungo – almeno tre anni – come quello ipotizzato nella vicenda in questione, la presenza di un monumento del valore indiscusso come le "mura spagnola. Per quanto ci riguarda faremo valere nelle sedi preposte la nostra posizione e sollecitiamo la Giunta ad intervenire immediatamente, per cercare di governare l’incredibile mercato pubblicitario fatto di insegne e tendaggi che ormai avvolgono la città, a partire dai suoi monumenti più prestigiosi. La bellezza di Milano, spesso evocata nella retorica del centrodestra che la governa da anni, inizia anche dalla ‘pulizia’ visiva ed estetica delle sue strade e dei suoi palazzi".
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