Il tema della società aperta mi appassiona tanto quanto mi sconvolge apprendere della vicenda di Hina, pachistana ed italiana, uccisa nel bresciano dal tribunale di famiglia che ne aveva decretato la morte, alla luce della sua scelta di vita, improntata alla libertà e all’amore. La questione femminile dell’islam è da affrontare con forza e decisione perché è lo scoglio più grande con cui confrontarsi con il mondo musulmano: al di là delle provocazioni e delle strumentalizzazioni quotidiane, questo è un problema vero e non rinviabile per quanto riguarda le pari opportunità che tutti sembrano avere a cuore. «La libertà delle donne le riassume tutte», ha scritto Adriano Sofri nella postfazione a Occidentalismo di Buruma e Margalit, un testo molto importante per capire tante cose del rapporto tra Oriente e Occidente. E a questo principio – che descrive uno dei pochi indubitabili progressi della nostra società – non si può derogare. In memoria di Hina, per tutte le donne e per tutti noi.
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