Riparte di slancio, dopo un agosto di cantieri e di pensieri sul futuro, la vita politica cittadina. Sabato mattina, alle 9.30, finalmente apre il nuovo ingresso della stazione ferroviaria di Monza su piazza Castello. E’ incredibile ma da quando esiste la stazione chi vive a Monza, nella parte orientale, ha sempre dovuto “fare il giro” per prendere il treno. Risalire via Turati, il cavalcavia, scendere per via Caduti del Lavoro e arrivare finalmente in stazione. Da sabato, risparmierà, ogni mattina e ogni sera, dieci minuti. Moltiplicateli per una vita da pendolare e capirete cosa intendo dire. Due accessi is megl che uàn, in sostanza, per raggiungere il treno e andare a lavorare e a studiare, a Milano e in Brianza. Inoltre, nella stazione bis ci sarà posto per le auto, con un parcheggio convenzionato e a prezzi accessibili, per le bici, con una pista che in futuro entrerà direttamente in stazione, per gli autobus, che potranno attestarsi, come si suol dire, vicino ai binari. Consentendo una razionalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale e del traffico sull’altro versante, quello di via Arosio e corso Milano, per altro appena riconsegnato alla città con un bel lavoro di recupero dei malfamatissimi giardini e della loro fontana. La soddisfazione è tanta, perché era uno dei progetti che la Sinistra coltivava quand’era all’opposizione e ora ha potuto realizzare. E non si tratta “solo” di treni, ma anche di cultura, perché con il nuovo ingresso il complesso del Binario 7 (teatro, spazio espositivo, sede di iniziative culturali) si potrà raggiungere in pochi minuti dalla stazione centrale. Dalla stazione dei desideri, Monza riparte.

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