La Lega deve scegliere tra due pratoni, quello di Pontida e quello della Cascinazza. Al primo ha rinunciato, tatticamente, per evitare di trovarsi sotto il sole bergamasco nei giorni del dopo-devolution. Al secondo forse è il caso che rinunci, strategicamente, per evitare di farsi carico dei problemi (i maligni potrebbero parlare di interessi) di altri, rinnegando il proprio impegno monzese di difesa del territorio. La scelta tra i due pratoni diventa allora essenziale per comprendere sia come andrà a finire a Monza, sia come proseguirà la legislatura in Regione.  E, tra Pontida e la Cascinazza, si capirà anche cosa farà la Lega. Di se stessa e del suo destino.

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