Mentre la Regione Lombardia è imballata, perché il presidente deve ancora decidere che cosa fare, se rimanere o se andare in Senato e costringere la regione a elezioni anticipate, un bell’esempio, perfettamente contrario, ci arriva dal Poitou-Charentes, di cui è presidente Ségolène Royal. Sia dal sito della regione francese, che dal personale blog della Royal, si sperimenta una politica partecipativa che rovescia i processi decisionali così come siamo abituati a concepirli. Si parte dai cittadini e dai territori. Ad esempio, se Inzago fosse nel Poitou-Charentes non ci arriverebbe l’ennesima discarica, se Caponago fosse amministrato dalla Royal i cittadini potrebbero dire no alla mega-cava che la Regione vuole aprirvi, se i pendolari lombardi avessero a disposizione un sito così spiegherebbero che la prima delle grandi opere sono i treni del mattino e quelli della sera. "Désirs d’avenir" è l’insegna dello spazio web della donna politica francese. Nel caso le andasse male per la corsa all’Eliseo, qui in Lombardia c’è molto da fare. E molto desiderio di futuro da sostenere…
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