Maroni propone che Formigoni si autosospenda per la campagna elettorale, sottolineando quanto noi avevamo già detto qualche giorno fa. Formigoni – sempre più teso – replica risentito: «E due: dopo Calderoli va fuori di testa anche Maroni, fare il ministro per la Lega è evidentemente un’esperienza che fa sbarellare. Resiste finora il solo Castelli, speriamo che tenga duro, d’altra parte è l’unico di Lecco e buon sangue non mente» (Apcom). Il messaggio è chiaro: si torna a votare. Formigoni cerca di anticipare la rottura con la Lega e dichiara, in via quasi ufficiale, che la sua maggioranza non esiste più, comunque vadano le elezioni del 9 e 10 aprile. Peccato per gli elettori che hanno votato la coalizione delle destre l’anno scorso…

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