Sarà perché è stagione di saldi, ma questa storia dei maglioni e delle maglie di Albertini e di Formigoni mi invita a riflettere. La prima cosa che mi è venuta in mente è: chissà se qualcuno parlerà di plaid o di piumoni, a questo punto. La seconda: farà notare qualcuno ai nostri mitici amministratori, che un conto sono le misure strutturali e un altro gli auspici da uomo della strada (o da Nonna Papera, ha detto bene Monguzzi dei Verdi)? Le targhe alterne e i blocchi non sono una soluzione definitiva, ma sono obbligatori e sanzionati. Teoricamente lo è anche il riscaldamento domestico, ma è un po’ difficile verificare che tutti si comportino come Formigoni e Albertini si augurano. Oltretutto, i due partono dal presupposto che tutti abbiano trenta gradi in casa e, confidando nell’intelligenza dei cittadini lombardi, non ci voglio proprio credere. Da ultimo: ma vi rendete conto che dopo due legislature si parla dell’abbigliamento domestico dei cittadini? Se non è, questa, una sconfitta della politica…
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