Dei candidati presidenti del proprio schieramento non si può che parlare bene, rischiando spesso la retorica e la piaggeria. Due righe però Sarfatti le merita tutte, e non mi interessa se sembrerà un attestato di stima scontato, quello che sto per fare: è solo che a me lo stile Sarfatti piace, e mi convince la sua curiosità e la capacità di mettersi a disposizione e all’ascolto delle persone che incontra. Oggi, per esempio, gli abbiamo parlato, durante la pausa pranzo, della riqualificazione – partecipata dai cittadini residenti – delle case Aler di San Rocco, e Sarfatti ci ha chiesto di poterle visitare, con grande e piacevole sorpresa delle persone che di lì a poco saremmo andati a trovare. Non capita spesso di trovare un candidato che ‘perde’ il suo prezioso tempo a seguire una bella cosa e a informarsi per capirne di più, scegliendo di dedicarsi a un incontro che non fa notizia. Anche questo lo differenzia dal presidente di tutti. E mi è venuto un dubbio: e se Sarfatti si rivelasse il presidente di tutti gli altri, e alla fine questi altri si rivelassero più numerosi?

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