Domani sarò in piazza per la giornata del 15 ottobre, con gli indignados, ma soprattutto con i precari, gli amici e i compagni del 9 aprile. Ci vediamo in piazza della Repubblica, come sempre, quando si manifesta a Roma.
Il dissenso si può e si deve manifestare. E personalmente guardo con attenzione e senza pregiudizi ai movimenti Occupy che si stanno manifestando in tutto il mondo. Per lo stesso motivo, mi auguro una larga partecipazione alla giornata internazionale del 15 ottobre.
Quello che mi preoccupa, però, è il tasso di violenza annunciato in occasione della giornata di domani. Perché il fatto di avere una piazza che perde il controllo di sé, può costituire un pericolo per i partecipanti (ovviamente) ma anche per la nostra vita democratica. E soprattutto per le ragioni stesse di coloro che domani andranno in piazza. Che potrebbero perdersi nella confusione, come è già accaduto in passato. E dare voce a chi la pensa all'esatto opposto.
Per questo, lo chiedo a tutti coloro che parteciperanno domani, con lo stesso slancio di chi vi ha chiesto di indignarvi: non menatevi! Perdereste una grande occasione per dimostrare che il mondo può cambiare.
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