Leggete qui. Perché è giustissimo ridurre parlamentari e indennità («metà parlamentari a metà prezzo», ricordate?), però non si può blaterare impunemente di equità dalla mattina alla sera senza fare un discorso più generale.
E la questione del tetto riguarda certo gli alti funzionari pubblici, ma anche quelli delle grandi aziende private. E i meccanismi che in questi anni hanno moltiplicato la distanza tra il primo e l’ultimo dei dipendenti di un’azienda.
Certo, qualcosa si può fare per legge, ma è un fatto eminentemente culturale quello che riguarda le retribuzioni.
Confindustria, ad esempio, su questo, ha qualcosa da dire? Oltre a chiedere sacrifici, a salutare con favore la riforma delle pensioni e le tasse sulla casa, vuole dare un segnale? Vuole introdurre una forma di autoregolamentazione che definisca un limite per il rapporto tra il dipendente che sta all’ultimo piano e quello che troviamo all’ingresso, che ora supera in molti casi il 100? Facciamo il 10?
No, perché poi i lavoratori si arrabbiano e forse non si è capito che così la situazione non regge.
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