Il Giorno della Memoria lo dedico a Ines Figini, che ha novant’anni, è nata nel 1922, è stata deportata ad Auschwitz (e prima a Mauthausen e poi a Ravensbrück) per un gesto di coraggio, per avere preso cioè le parti di alcuni suoi compagni lavoratori, durante uno sciopero della fabbrica in cui lavorava, a Como, nel 1944. Il suo numero era il 76150.
Sta per uscire un libro, con la sua storia, curato da Giovanni Caldara e Mauro Colombo, che si intitola Tanto tu torni sempre, quello che le diceva sua mamma quando era ragazzina. E che vi consiglio di leggere, per non dimenticare. Che tutto questo è stato. E non deve accadere più.
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