Fervono i preparativi per il 22 e 23 ottobre a Bologna. Se a Modena si tiene il festival della filosofia, a Mantova il festival della letteratura, ci piacerebbe che l'appuntamento bolognese potesse diventare una grande festa della politica. Da ripetere ogni anno, per "mettere in piazza" il palazzo, accorciando le distanze tra politici e cittadini, tra elettori e istituzioni. All'insegna della democrazia, della rappresentanza e, soprattutto, della fiducia, il termine più abusato in questo periodo politico.
Il 15 ottobre, la settimana prima, saremo a Roma, alla manifestazione degli indignados, in collegamento con la grande mobilitazione europea. Cercheremo di dare visibilità alla «generazione Europa», a una politica che sappia muoversi a livello europeo, perché i principali Paesi della Ue andranno al voto, nei prossimi mesi e la prima cosa da superare, in Italia, è il nostro provincialismo, e l'incapacità di pensare a livello comunitario.
Daremo voce a tutti quelli che sono più giovani di noi e che guardano alla politica con speranza ma, molto spesso, con diffidenza e sospetto. Dedicheremo loro questa impresa, che si presenta come una vera startup, per dare visibilità alle belle idee e alle iniziative politiche che tengano insieme sogni e bisogni.
Faremo proposte che siano immediatamente campagne. Che possano essere interpretate dalla politica nazionale, dai legislatori, ma anche dagli amministratori e dai cittadini. Perché il cambiamento è inevitabilmente individuale e collettivo. E l'Italia ha bisogno di tutte e di tutti, come non è mai accaduto prima.
Per chiedere informazioni, potete scrivere a prossimaitalia chiocciola gmail punto com. Di giorno in giorno vi aggiorneremo, perché in quel fine settimana di fine legislatura, ci sia una bella piazza. E una buona politica.
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