Ieri sera ero in un piccolo paese in provincia di Como, Cavallasca, ospite dei circoli del Pd della zona, per l’ennesima tappa del mio lungo viaggio nel profondo Nord, come lo chiamano gli addetti ai lavori, nemmeno fossimo nel Saskatchewan.
A proposito di un tema a me molto caro, Fortunato Turcato, sindaco di Uggiate-Trevano, mi ha raccontato la storia, molto positiva e istruttiva, dell’Unione Terre di frontiera, l’Unione di quattro Comuni che ha saputo ridurre costi, razionalizzare la burocrazia e offrire servizi migliori ai cittadini.
Il segreto, per Fortunato da Uggiate, è che si mettano tutti i servizi in comune, non solo una loro parte. E che tutte le scelte siano condivise con coraggio da tutte le amministrazioni coinvolte (e nel caso in questione, precisa Fortunato, si tratta di amministrazioni di colore diverso).
Aggregarsi, unirsi e magari anche fondersi, si può. All’insegna della qualità dei servizi e della possibilità di far contare di più i Comuni, in vista delle future trasformazioni degli assetti istituzionali che i tempi ci impongono (anche perché, per troppo tempo, abbiamo rinviato qualsiasi decisione in merito).
Lo segnalo immediatamente a Roberto, che sta seguendo, attraverso il blog Bene in Comune, l’evolversi del dibattito. Chissà che le cose, per una volta, non cambino. E che si difenda il livello locale, senza i localismi spesso propagandistici a cui siamo stati abituati in questi anni. E chissà che questa storia dei Comuni che si uniscono e cooperano tra loro non possa diventare metafora di un cambiamento più profondo, dal punto di vista politico e amministrativo, in tutto il Paese.
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