E non solo. Perché riduce gli sprechi. Perché sposta le tasse dai redditi ai patrimoni. E perché non si ferma al momento della protesta o, peggio, della rivolta fiscale, ma prova a costruire un modello di governo e di equità fiscale a livello comunale. Si chiama Massimo Zedda e fa il sindaco a Cagliari.
Stangata in arrivo a Cagliari sui ‘ricchi’. Cioè su quelli che possiedono una seconda casa e la tengono sfitta: pagheranno un’Imu altissima. Ma il costo si potrà decisamente abbattere se sceglieranno invece di affittarla a canone concordato. Il sindaco Massimo Zedda illustra il bilancio e presenta un piano per ripopolare le tante case che a Cagliari sono abbandonate. «Il nostro sarà un bilancio decisamente più povero con 35 milioni in meno che arriveranno da parte dello Stato- spiega il sindaco- per questo abbiamo deciso di tagliare spese superflue per non andare a gravare su settori fondamentali come l’assistrenza sociale. Le auto blu sono state ridotte di due terzi, passeranno da 15 a 5. Le tribune di Sant’Efisio, come sapete, costeranno molto meno ed è stata abolita quella delle autorità. Cercheremo di risparmiare ovunque sia possibile». Ma la notizia è anche un’altra: cala invece il pressing fiscale sui redditi bassi, quelli sino a diecimila euro saranno infatti esentati. «Sull’Irpef la maggioranza dei cagliaritani pagherà di meno dello scorso anno- ha detto il sindaco- L’aliquota sarà dello 0,80 oltre i 75mila euro di reddito». L’aliquota Imu sulla prima casa sarà del 5 per mille, si prevede un introito di 57 milioni di euro. Per le seconde case invece sarà del 9.6 per mille. M.B.
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