Alcuni brani dell'editoriale di oggi, per l'Unità:

Oltre. Non (solo) un voto contro Berlusconi ma un voto oltre Berlusconi. La stagione del Sultano è finita. Restano in quattro a ballare la sua musica. Bossi che studia come uscirne, e quando. I servi sciocchi e stipendiati. I comprati, che dalla sua caduta hanno solo da perdere. Non vale la pena occuparsi di loro, adesso. Il Paese non si occupa di loro, è oltre. Dei trenta milioni che hanno votato moltissimi sono elettori di centrodestra, molti altri astenuti che sono tornati a votare perchè chiamati a riprendersi la delega, a esprimersi finalmente su qualcosa di concreto, che li riguarda. A dire: non ci sentiamo rappresentati da questa classe politica, ne vogliamo una nuova che ci somigli e ci tuteli.


I partiti. Continuare a leggere il voto, come sento fare ancora nei salotti tv e nelle direzioni politiche, con la logica del chi ha vinto e chi ha perso, quale alleanza è opportuno adesso fare, destra sinistra centro, come spostare i blocchi di voti secondo convenienze di vertice è miope e sbagliato. Se ce ne fosse ancora bisogno il voto di ieri conferma che è finita l’epoca della politica verticale, quella in cui il leader di partito dà indicazione all’elettorato e quello – obbiediente e acritico – esegue. È orizzontale, questa politica.

La Rete. Dicevamo qualche giorno fa che il voto delle amministrative decreta la fine dell’era televisiva. L’inizio della fine, certo, perchè ci vorrà tempo. Ma oggi non c’è chi non veda come questo voto non sia stato in alcun modo determinato dalla tv. A parte tre o quattro dibattiti televisivi, sempre gli stessi, del referendum non ha parlato nessuno. Gli otto milioni di Santoro non sono nemmeno un terzo dei trenta che sono andati a votare: davvero è colpa o merito di Annozero presidente? Non penso proprio, fate un giro in rete. La quantità e qualità della mobilitazione ha raggiunto l’eccellenza creativa anche con mezzi rudimentali: vi abbiamo mostrato in copertina, negli ultimi giorni, di cosa fosse fatta questa campagna. Del protagonismo di ciascuno e della sua capacità di “bucare”. Capacità, scrive oggi il blogger Alessandro Capriccioli, direttamente proporzionale all’autenticità del desiderio di esserci, di passione e ragione, di verità. La verità, l’autenticità hanno vinto sulle menzogne sulle censure e sulle prepotenze. Si riconoscono, le une e le altre.

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