Giunge ora la risposta del sindaco di Milano:

«E’ strano che un alfiere della trasparenza come Pippo Civati faccia riferimento a presunte voci di corridoio per sostenere che il Sindaco parli male, o semplicemente parli, di lui. Se il riferimento è a un’intervista di un assessore dei giorni scorsi, ricordo che Pisapia, come certamente il consigliere Civati sa, ha già spiegato che si trattava di opinioni personali che non coinvolgevano il Sindaco e la Giunta. La Lombardia, come più volte ha detto il Sindaco, ha assolutamente bisogno di una svolta, come già accaduto a Milano e in tanti altri comuni della Regione, e proprio per questo è assolutamente sbagliato alimentare divisioni». Così Marco Dragone, Portavoce del Sindaco Pisapia.

Non c’è molto da commentare: la risposta inutilmente sprezzante (forse per non alimentare divisioni) che nega l’evidenza (non frequento corridoi, ma sedi politiche in cui si dicono le cose che si pensano) e non raccoglie la possibilità di un confronto pubblico (da «alfieri della trasparenza», giusto?) conferma il post precedente. E tutte le mie preoccupazioni.

Preoccupazioni che riguardano e riguardavano proprio lo spirito delle primarie, ma forse il messaggio non è stato colto.

In ogni caso, come direbbe Pisapia (volevo dire il suo portavoce, non quello smentito, quell’altro), non parliamone più.

Anzi, quando mai ne abbiamo parlato?

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