Sono un po’ future, e un po’ buoni (pochi, ma buoni, appunto) quelli di cui vi sto per parlare, per dare maggiore forza alle nostre iniziative politiche, e alle sfide con cui vogliamo caratterizzare i prossimi mesi.
Mi dicono che crowdfunding fa troppo fighetto, e che non si alza una lira, come dice il poeta. E allora parliamo di «prestito d’onore»: di un contributo che chiediamo a tutti, per poter fare meglio e di più le cose che stiamo facendo da tempo.
Progetti da realizzare, nel tempo di una legislatura: parlamentari-a-progetto, insomma. Campagne politiche sempre più precise e documentate e visibili. Per portare all’attenzione del Pd e del centrosinistra (come abbiamo già fatto più volte in passato, per esempio qui e qui) temi, argomenti e strumenti di grande importanza per il dibattito pubblico del nostro Paese.
Un percorso completamente autofinanziato, che ha visto l’organizzazione di eventi, la produzione di pubblicazioni, la mobilitazione e la raccolta di firme a sostegno di cause in cui molti elettori democratici si sono riconosciuti.
Il modo è semplice, come semplice sarà per noi rendicontare le nostre spese, mese dopo mese.
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