La notizia è quella che tutti attendevamo. Emma Bonino sarà la prima presidente del Consiglio della storia italiana.
Lo ha annunciato Beppe Grillo, dal suo blog, mezz’ora fa. Il Pd ha già fatto sapere che accetta, in nome del «governo del cambiamento».
Napolitano e Monti stimano molto Bonino, fin dai comuni trascorsi europei. Per il M5S è un nome della «casta ma non troppo» su cui si può convergere, perché Bonino è da sempre impegnata per le sfide referendarie, per i tagli ai costi della politica, per i diritti civili, al di là dei condizionamenti dei politici.
Per tutti, una personalità innovativa eppure già verificata in passato come ottima figura di governo. Forte soprattutto in politica estera, capace di parlare al mondo arabo e non solo, europeista convinta e critica insieme.
Si cambia.
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