Oggi Walter Tocci e il vostro affezionatissimo sottoporranno agli altri colleghi del gruppo la proposta di legge di riforma dei finanziamenti alla politica, di cui da queste parti si discute da giorni.

Prima di depositarla, la condivideremo con i colleghi di Camera e Senato per evitare l’effetto-confusione-totale che spesso l’iniziativa dei gruppi parlamentari provoca, per via della presentazione di una dozzina di progetti diversi tra loro sullo stesso argomento. Pratica da evitare ogni volta che si può e che noi cercheremo di superare, discutendone prima. Non è poi così difficile fare le cose con (un minimo di) grano salis.

Per quanto riguarda invece la proposta, condivisa con Filippo Taddei, di non superare il tetto del Quirinale nella retribuzione (complessiva) degli amministratori pubblici, la nostra indagine prosegue: stiamo cercando di valutare a quanto ammonterebbero i risparmi e le prime indicazioni ci dicono che si tratterebbe di una cifra considerevole. Abbiamo chiesto ad altri amici, come Sandro Brusco, che è stato tra i primi a parlarne, di condividere con noi questa campagna. E ci apriamo, come sempre, al contributo di tutti.

Le famose cose da fare è il caso di iniziare a farle, come ho cercato di spiegare anche a proposito dei lavori del Parlamento. Tutto il resto è noia. Pericolosa. Perché fa venire strane idee. Un po’ a tutti. E il bello è che le idee sono tutte diverse, tra loro. Con i risultati che ormai abbiamo imparato a conoscere.

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