Ricevo dal presidente di Fiab Milano questo messaggio, che vi riporto così com’è.
Gravi ed irresponsabili sono le dichiarazioni del sottosegretario all’Ambiente, Marco Flavio Cirillo, che, fresco di nomina nel Governo Letta, non ha trovato di meglio che sparare su Area C, definendola uno specchietto per le allodole, e affermando che il suo «sarà un ambientalismo non ideologico e non demagogico», che «Area C esiste soltanto per fare cassa» e che «l’obiettivo dichiarato dalla Ztl, l’abbattimento del Pm10, non è stato raggiunto».
Difficile concentrare in poche righe tante sciocchezze.
Fra l’altro, l’obiettivo primario di Area C non era l’abbattimento del Pm10 (pollution) bensì della congestion, cioè del traffico: in questo senso i numeri parlano chiaro e descrivono una realtà assai diversa da quella suggerita dall’ex sindaco di Basiglio, che evidentemente nutre una avversione politica, ideologica e demagogica per la misura adottata dal Comune di Milano, contro la quale aveva anche mosso azioni giudiziarie già respinte dai giudici competenti.
Occorre però che qualcuno ricordi al sottosegretario Cirillo che intanto in questo momento non rappresenta il piccolo Comune di Basiglio, ma l’intero Paese, dovendo comportarsi di conseguenza.
E ci sembra particolarmente grave che questo rappresentante del Governo abbia fatto simili dichiarazioni proprio mentre a Milano si stava svolgendo la manifestazione nazionale per la #Mobilità Nuova, sostenuta da circa duecento associazioni e soggetti vari, che ha unito per la prima volta pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico: circa cinquantamila persone giunte nel capoluogo lombardo per chiedere al nostro Paese, con determinazione e in modo pacifico, di cambiare strada in fatto di mobilità sostenibile.
Ora, quindi, oltre allo scoramento che tali dichiarazioni generano in molti cittadini, viene da domandarsi quale seguito dare a queste affermazioni, che appaiono fra l’altro a una distanza siderale da qualsiasi interpretazione del recente responso elettorale.
In nome di un principio di responsabilità politica, sarebbe già lecito chiedere l’immediato allontanamento di simili personalità dalla scena del Governo appena insediato.
Diciamo che, se il buongiorno si vede dal mattino, questo non è un buon giorno.
Eugenio Galli (responsabile Servizio legale FIAB e presidente Fiab Ciclobby Milano)
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