Buona accoglienza alla manifestazione della Fiom. Cioè, molti manifestanti hanno manifestato la propria preoccupazione rabbia desolazione incazzatura nei confronti del Pd.

Molti erano elettori del Pd (sì, perché ci sono molti della Fiom che sono anche del Pd, alcuni lo votano, altri hanno addirittura la tessera). I migliori quelli di Arezzo, che mi dicono: in fabbrica ci prendono tutti a parole perché insistiamo a rimanere nel Pd.

L’incontro più forte è stato però con una signora di Santa Maria a Vico, provincia di Caserta (dove sono passato quattro anni fa). Lei è molto di sinistra, ha votato alle primarie, ha resistito alla tentazione di optare per Rivoluzione civile, ha votato Sel alla Camera e Pd al Senato. Dice che i 101 li va a prendere lei (mezza manifestazione dice la stessa cosa), che le dobbiamo gli otto euro delle primarie (in famiglia sono in quattro) e ci dà un’ultima possibilità: o vi prendete la segreteria, o vi tocca sanare i debiti.

Siamo rimasti d’accordo che le offro una pizza, comunque. E che ci vediamo dalle sue parti, perché le dobbiamo qualcosa. Che non sono gli otto euro, ma molto di più.

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