E contro la mozione Giachetti che avevo firmato e come me tanti altri. Il M5S ha votato a favore e il Pd ha fatto un altro errore madornale.
Nel gruppo avevamo votato a favore in trenta, gli altri hanno votato contro il ritorno al Mattarellum in ragione del percorso di riforme con il Pdl che prende il via oggi.
Ora, se ho votato come il gruppo chiedeva di fare in aula, non è in ragione di un’adesione al ripetuto richiamo all’ordine (di cui sono stati protagonisti tutti i leader), ma perché non conta proprio niente che dieci deputati del Pd votino una cosa diversa dal gruppo (limitandosi a non schiacciare il tastino, magari). Anzi. Fa solo più male.
La mozione, per via del fatto che il Pd non la vota, non passa. Punto (perché questo è il punto).
Questa volta, diversamente dalla settimana in cui abbiamo votato il governissimo (che avevamo vissuto alla rovescia, come sapete), ne abbiamo discusso e abbiamo deciso con un voto. Un voto che – per le sue proporzioni – rendeva impossibile l’approvazione della mozione in aula.
Purtroppo è da quel giorno in cui abbiamo scelto di fare tutte le cose che stiamo facendo da settimane (quello era il voto), che il nostro cammino è segnato. Se voti qualcosa in cui credi, rischi di far cadere il governo. La contraddizione, come il peccato, è originaria.
È il Pd che deve votare in modo diverso, tutto quanto. E finché continuerà a votare contro se stesso (così almeno la penso, come sapete, ormai da settimane), ci sarà poco da fare, se non rimanerci male.
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